giovedì 15 marzo 2012

Introduzione a Darwin di Telmo Pievani per "I filosofi" di Laterza

Piccola topografia libraria-sentimentale: nel mio incedere disordinato, farraginoso e maldestro tra le letture, comprese quelle di scienza e filosofia, ho sempre riposto non poche aspettative in una collana come “I filosofi” di Laterza. Credo si possa serenamente affermare che alcuni volumi sono riusciti più di altri; resta il fatto che, per chi non ha la possibilità di leggere e capire da solo le Enneadi di Plotino o tutta la produzione di Cassirer pur volendo avvicinarla per i più disparati motivi, questi libri, solitamente contenuti nelle dimensioni, possono costituire un buon "bignami" (così come non mi vergogno a dire che certe voci di Garzantina sono ancora insuperate per cura, sintesi e completezza). Per questo, non di rado, sono ricorso a questi libretti color arancione-antinfortunistica (oggi forse faticheremmo ad accettare questo colore, ma quella scelta audace di puntare su questo colore acceso fu forse una lungimirante mossa - vincente, si presume - di marketing editoriale).

Il numero 100 di questa collana, Introduzione a Darwin (di Telmo Pievani, pp. 194 con il consueto apparato cronologico, di storia della critica e della ricezione in Italia, euro 12), potrebbe fare persino notizia. Intanto 100 è un bel traguardo per una collana che prevede dei titoli che forse faticano a raggiungere il break-even entro un mese e mezzo dalla comparsa in libreria. E poi, Darwin filosofo? Già. Filosofo della scienza, filosofo della biologia. Filosofo. Chissà se tale scelta editoriale sarebbe stata possibile soltanto dieci anni fa. Oggi, attorno alla sua figura, si versano fiumi di inchiostro. Figura controversa, facile oggetto di fraintendimenti e strumentalizzazioni, Darwin necessitava di una collocazione sicura, come questa, lampante come il color arancione di quelle copertine. Colui che ha mutato radicalmente il nostro modo di intendere la natura, lasciando per strada una teoria potente e una serie impressionante di intuizioni, le quali si stanno rivelando via via di grande fecondità euristica, è per forza di cose filosofo.

Appurata quindi l’opportunità della mossa editoriale, che neanche troppo implicitamente suggerisce un potenziamento della presenza di Darwin nei programmi scolastici (proprio quando da più parti – mondo cattolico, seguaci dell’intelligent design ecc. - si cerca di mettere in discussione o addirittura ostacolare questa presenza), rimane da rassicurare sulla bontà del curatore del volume. E non spetta certo a me farlo, ma semplicemente ribadire quest'affidabilità, visto che Pievani ha dedicato a Darwin studi così larghi e approfonditi che probabilmente, per lui, la vera sfida costituita da questa pubblicazione sarà stata la sintesi nel format rigido e collaudato di questa collana. Pievani aveva comunque già dato prova di essere ottimo divulgatore con il libro Teoria dell’evoluzione uscito per un'altra collana di divulgazione, “Farsi un’idea” de Il Mulino.

Il libro si percorre con un viaggio (metafora ficcante, trattandosi di Darwin!), si osserva come un albero da ammirare dalla radice alla punte estreme dei rami, nel susseguirsi delle stagioni del pensiero darwiniano e, nella scrittura, nel susseguirsi di paragrafi brevi, chiari, raggruppati in capitoli che segnano le tappe fondamentali dello sviluppo del suo pensiero e della sua teoria, fino alle aperture sul rapporto con la religione, ai legami con la critica, al neodarwinismo e alla sintesi moderna del suo pensiero. Un viaggio, dicevo, uno spostamento che come tutti i viaggi più importanti lascia un'impronta significativa e probabilmente irreversibile nel nostro modo di ragionare e vedere la natura. Nuove sono le aperture di Pievani ai testi meno noti della produzione darwiniana, spesso legati proprio ai suoi viaggi, come i diari, i taccuini, le lettere. Un universo ancora non del tutto esplorato sul quale una buona Introduzione, come è giusto che sia, getta con decisione i primi coni di luce.

2 commenti:

  1. Anche a me piace questa collane-- e pure quella celeste di Laterza dedicata agli scrittori era forte. Però ora non la fanno più...peccato. ciao, matteo

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  2. E' simpatico l'autore... Telmo Pievani, l'ho sentito da Augias l'altra sera, penso prenderò questa guida a Darwin. Grazie, marina

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