martedì 7 maggio 2013

Mario De Santis e Ida Travi ospiti di "Tra Versi" a Ca' dei Ricchi a Treviso












Giovedì 9 maggio 2013 alle ore 21
Ca' dei Ricchi, via Barberia, Treviso
Rassegna di poesia "Tra Versi" - a cura di Marco Scarpa
con Mario De Santis e Ida Travi

Mi pare sia stato Zanzotto a far cadere una volta un inciso sui "diritti della poesia". Lasciava intendere che si parla e scrive troppe volte di "responsabilità e doveri del poeta e della poesia", tralasciando imperdonabilmente il versante non meno importante dei diritti della poesia. Quest'arte, se c'è, è davvero una forma rara di "generosità" e una discussione sui diritti che le spettano potrebbe essere prima o poi intavolata.
Penso anche a questo quando vi propongo simili rassegne (e i libri brevi di poesia che in queste serate si presentano) e penso anche ai diritti della poesia o del fare per la poesia, il quale costituisce forse un fare poesia a sua volta. 
Segnalo il penultimo appuntamento della rassegna di poesia "Tra Versi" curata da Marco Scarpa, con l'aiuto alle scenografie di Sara Tisci. La sede è sempre la restaurata Ca' dei Ricchi, nel pieno centro di Treviso. Stavolta l'appuntamento cade di giovedì. Se il tempo lo consente, forse questa potrebbe essere l'occasione per sperimentare il cortile esterno come luogo della lettura. La rassegna sinora ha portato in città molte tra le voci più interessanti della penisola. Chi non ha mai partecipato potrebbe "provare per credere" e scoprire come la poesia può oggi essere proposta e presentata con passione, cura e competenza. Ricordo che l'appuntamento finale porterà a Treviso, venerdì 31 maggio, una delle voci più lette, ancorché forse poco ascoltate, di quest'ultima stagione. Come ho già ricordato, mi riferisco a Cristina Alziati e al suo Come non piangenti.


Mario De Santis è nato a Roma nel 1964. Giornalista e conduttore radiofonico dal 1988, ha curato principalmente trasmissioni culturali e di attualità. Dopo dieci anni di autore di contenuti a Radio Deejay, dal 2010 è a Radio Capital, dove conduce e cura programmi, tra questi il quotidiano di libri e arte “Soul Food”. Vive a Milano. È poeta e ha pubblicato due raccolte di versi Le ore impossibili (Empiria, 2007) e La polvere nell’acqua (Crocetti, 2012). Collabora con “Poesia”, “Bookdetector”, "RSera” “repubblica.it” con recensioni e interviste.

Ecco un link dedicato a Mario De Santis.



Ida Travi è nata a Cologne (Brescia) il 21 settembre 1948. Da molti anni la sua poesia si inscrive nel rapporto tra oralità e scrittura: suo è uno dei primi libri scritti in proposito, nel 2000: L’aspetto orale della poesiaAnterem Edizioni 2000, Selezione Premio Viareggio 2001, terza edizione per Moretti&Vitali, nel 2007. In poesia ha pubblicato La corsa dei fuochi (Moretti&Vitali, 2006), Neo/Alcesti (Moretti&Vitali, 2009), Tà. Poesia dello spiraglio e della neve (Moretti&Vitali, 2009, Selezione Premio Viareggio 2011) e nel 2012 Il mio nome è Inna (Moretti&Vitali, 2012). Il suo Diotima e la suonatrice di flauto. Atto Tragico, edito da Baldini Castoldi Dalai nel 2004, è testo drammaturgico messo in scena dal Teatro Scientifico di Verona, e ora opera lirica e tesi di Laurea in Composizione di Andrea Battistoni, già direttore alla Scala. Su sue poesie e radiodrammi i compositori contemporanei Andrea Mannucci, Andrea Ziviani, Giuliano Zosi, Nicola Meneghini hanno composto musiche originali per opere poetico-musicali. Ha rilasciato interviste e letture per Archivio Radio Rai Tre Suite, Fahrenheit, Radio Svizzera Italiana, Radio Alma Bruxelles, Radio Popolare, Radio Ca' Foscari e altre emittenti nazionali. Collabora a "Il Manifesto".

Qui sotto un video dedicato a Ida Travi.


2 commenti:

  1. Alberto,
    grazie pubblicamente per l'ospitalità tra le "tue" pagine e grazie soprattutto per l'apprezzamento della proposta attorno a questi incontri.

    La speranza ed il sentore di fare qualcosa che riesca a rimanere, qualcosa che lasci tracce, orme, è presente ed il mettere sul piatto ed in piazza segnali di quanto la poesia può dare/dire è un atto che sento, almeno per ora, necessario per la poesia stessa ed anche per la mia amata Treviso.

    Un caro saluto e a presto,
    Marco

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  2. Pubblicamente, grazie a te, Marco, e a chi come te si muove in questa direzione per la poesia e per gli incontri, in questi luoghi. Ciao, Alberto

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