martedì 25 febbraio 2014

Umberto Fiori a Treviso a Ca' dei Ricchi per "TRAversi 2" (e l'Oscar Mondadori "Poesie 1986-2014")



Venerdì 28 febbraio 2014 alle ore 21
Ca' dei Ricchi, via Barberia 25, Treviso
Rassegna di poesia "TRAversi 2" - a cura di Marco Scarpa
con Umberto Fiori



Da qualche settimana è uscito l'Oscar Mondadori intitolato Poesie 1986-2014 (pp. 272, euro 20, a cura di Andrea Afribo) e così Marco Scarpa ha pensato bene di invitare Umberto Fiori a Treviso, nell'ambito della rassegna di poesia "TRAversi 2", che cura negli spazi di Ca' dei Ricchi  e TRA - Treviso Ricerca Arte. Non credo abbia senso spendere molte parole su chi è Umberto Fiori. L'esperienza con il gruppo musicale degli Stormy Six, quella di poeta pubblicato segnatamente dalla casa editrice Marcos y Marcos fino all'esordio ne Lo Specchio di Mondadori nel 2009 con Voi: per il pubblico molte sono state le occasioni di incontrare la sua scrittura e la sua voce, che poi difficilmente si dimentica, tanto resta attaccata, tanto è aderente. Ma vorrei qui aggiungere anche un altrettanto interessante percorso di saggista, perché si parla poco di libri come La poesia è un fischio o di un libro di taglio completamente diverso eppure così interessante come Tutto bene professore? Croci e delizie del corpo docente uscito per Baldini&Castoldi. Non trovate che un poeta si vede e si scopre meglio anche al di fuori del recinto della poesia?

PER STRADA
Se all’angolo una signora
-o magari un vigile-
si volta
con la faccia scavata dalla luce
della bella giornata
e parla –proprio a me,
a me, qui- del rispetto che si è perso
o del caldo che fa,
io mi sento mancare, come un santo
quando lo sfiora l’eternità.

Sento le piante crescere, sento la terra
girare. Tutto mi sembra forte e chiaro, tutto
deve ancora succedere.

(da Chiarimenti, 1995) 
SCIVOLO
Spazio giochi, ai giardini. Una signora
issa in cima allo scivolo una palla
di carta di giornale, le dà un bacio:
«Pronti… partenza… via!». Un’altra tiene
per mano un abat-jour, gli sistema
le frange di ciniglia. «Mia figlia,
vedesse che ballerina…
Ha già vinto due premi».
«Pensi che il mio – tre anni – sa già scrivere…».

Le ascolta una ragazza, lì in coda
col suo bambino. Gli stringe forte la mano,
e spera che nessuno
si accorga che è vero, e vivo. 
(da La bella vista, 2002)  Umberto Fiori è nato a Sarzana nel 1949.
Dal 1954 vive a Milano, dove si è laureato in filosofia. Negli anni ’70 ha fatto parte, come cantante e autore di canzoni, degli Stormy Six, gruppo storico del rock italiano. In seguito ha collaborato con il compositore Luca Francesconi (per il quale ha scritto due libretti d’opera, Scene e Ballata, e numerosi altri testi), con il fotografo Giovanni Chiaramonte e con i videoartisti di Studio Azzurro.
E’ autore di saggi e interventi critici sulla musica (Scrivere con la voce, 2003) e sulla letteratura (La poesia è un fischio, 2007), di un romanzo, La vera storia di Boy Bantàm (2007) e del Dialogo della creanza (2007). Del 2009 è Sotto gli occhi di tutti, un cd di canzoni tratte dalle sue poesie, in collaborazione con il chitarrista Luciano Margorani. Il suo primo libro di poesia, Case, è uscito nel 1986 per San Marco dei Giustiniani. Sono seguiti, per Marcos y Marcos, Esempi (1992), Chiarimenti (1995), Parlare al muro (con immagini del pittore Marco Petrus, 1996), Tutti (1998) e La bella vista (2002). L’ultima raccolta è Voi (Mondadori, 2009), ora inclusa, insieme a tutte le sue poesie e ad alcuni inediti, nell’Oscar Mondadori appena uscito.

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