lunedì 16 giugno 2014

"La commedia di Charleroi" di Pierre Drieu La Rochelle

"Leggere una Grande Guerra" #4

"Leggere una grande guerra" intende essere il breve spazio in cui segnalo dei libri sulla Prima guerra mondiale. Il quinquennio 2014-18 coincide con un lungo periodo di celebrazioni, commemorazioni ed eventi a livello internazionale. Segnalare semplicemente dei titoli di libri, brevi o meno brevi, passati o attuali, reperibili o non reperibili, italiani o stranieri, può essere un buon antidoto contro le fanfare e i tromboni che stanno pericolosamente giungendo un po' da ogni parte. Le segnalazioni saranno sintetiche, poco più di una scheda bibliografica. (In coordinamento con World War I Bridges).

Era già uscito per lo stesso editore, Fazi, e poi scomparso. Ora ritorna disponibile La commedia di Charleroi di Pierre Drieu La Rochelle (pp. 228, euro 15, traduzione di Arnaldo Colasanti), il libro che racconta la nuova guerra come guerra delle "posture della vergogna". Sono sei racconti che mantengono tuttora un valore altissimo per avvicinarsi (perché solo di avvicinamento possiamo parlare oggi) agli anni della Prima guerra mondiale. Il poeta, saggista e romanziere partecipò al conflitto sin da subito, in Belgio. Nel dopoguerra, come noto, aderì al nazismo e oggi lo ricordiamo tra quegli intellettuali della "tentazione fascista" radunati anche da Tarmo Kunnas in un suo libro importante sulla temperie culturale che inizia a formarsi a partire dalla fine degli anni Venti e che si consolida lungo tutta la lunga crisi degli anni Trenta. Il libro sulla Grande Guerra di Drieu è del 1934. Un libro del dopo, quindi, come i tanti che ogni guerra lascia sul campo di battaglia. Charleroi, cittadina della Vallonia oggi resa nota per uno dei primi scali di una nota compagnia low cost, è il campo di battaglia dove prova a far ritorno la madre del racconto che dà il titolo all'intero libro. Questo è uno di quei libri che servono. Serve ad esempio per correggere il tiro a certi understatement degli storici su quei lunghi cinque anni di guerra e serve anche per arrivare alla guerra che seguirà, alla fine della quale Drieu La Rochelle si tolse la vita, nel 1945. Serve anche per una lettura ravvicinata del suo libro forse più bello, Fuoco fatuo, anche se questo è un altro discorso.

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