martedì 16 settembre 2014

"Le ore lunghe". Colette alla Prima guerra mondiale

Leggere una Grande Guerra #7

"Leggere una grande guerra" intende essere il breve spazio in cui segnalo dei libri sulla Prima guerra mondiale. Il quinquennio 2014-18 coincide con un lungo periodo di celebrazioni, commemorazioni ed eventi a livello internazionale. Segnalare semplicemente dei titoli di libri, brevi o meno brevi, passati o attuali, reperibili o non reperibili, italiani o stranieri, può essere un buon antidoto contro le fanfare e i tromboni che stanno pericolosamente giungendo un po' da ogni parte. Le segnalazioni saranno sintetiche, poco più di una scheda bibliografica. (In coordinamento con World War I Bridges).

Quella che l'editore Del Vecchio sta dimostrando verso il tema editorialmente abbastanza "caldo" della Prima guerra mondiale è un'attenzione non conformista, una voce fuori dal coro se volete. Recentemente è uscito anche il libro di Leonhard Frank con il ciclo di racconti de L'uomo è buono accompagnati da L'origine del male. Non era facile insomma ricavarsi nel panorama editoriale una posizione originale, fatta di proposte significative e nuove. In realtà quest'editore aveva già mostrato tale piglio pubblicando, mesi fa, Le ore lunghe 1914-1917 di Colette (pp. 240, euro 14, traduzione di Angelo Molica Franco), un reportage stranamente scappato alle traduzioni riservate a Colette dall'editoria italiana. Sono gli scritti usciti nell'anonimato per "Le Matin", dopo che la scrittrice aveva preso la decisione di seguire al fronte il marito, il barone Henry de Jouvenel des Ursins, attraverso una geografia puntiforme che vede sfilare Saint–Malo, Verdun, Parigi, l’Argonne, Roma e altri luoghi d'Italia. Si potrebbe anche chiamare "controreportage", perché qui c'è spazio per tutto ciò che altri reportage di guerra generalmente trascurano e per un'attenzione ai particolari che potrà stupire e risvegliare i lettori. Ciò che attrae Colette è "tutto il resto" e il nostro paese è largamente rappresentato in queste pagine: le donne al fronte, i bambini e i loro giochi, la moda, gli umori, il trascolorare della vita quando si è lontani dal fronte.

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