giovedì 12 novembre 2015

"Breviario di novembre" di Alessandra Conte: una presentazione a Compiobbi (Fiesole)

I libri di poesia durano quel che durano, come gli altri libri del resto. A volte scompaiono, poi riemergono quando decidono loro, altre volte scompaiono per sempre o quasi. Certi galleggiano e poi sprofondano. Va così, inutile occuparsi più di tanto di questo. I critici possono avere un peso in questo su e giù, ma non sono sempre loro a essere determinanti. Ci sono sempre stati i critici che abbassano la cresta a un autore fortunato e innalzano dai fanghi dell'oblio un autore scordato. A volte queste operazioni sono argomentate e in buona fede critica, quindi interessanti e salutari, altre volte mi pare che lo siano meno e possono rivelarsi un po' pretestuose, uno stratagemma vecchio come il mondo attraverso il quale il critico cerca di far notizia e quindi cerca facile visibilità, in primis per sé. Certi libri di poesia, a distanza di sei anni dalla pubblicazione (un'eternità!), senza particolari spinte promozionali continuano a compiere un tragitto, a scavarsi una trincea e a interessare nuove persone, magari appartenenti a più "sfere disciplinari". Sembra questo il destino di Breviario di novembre di Alessandra Conte, uscito per l'editore Raffaelli nel 2009, un insieme di testi che di anno in anno continua a trovare un lettore nuovo o una situazione nuova dove essere presentato e letto. Al libro sono arrivato tempo fa grazie a Marco Scarpa, un amico poeta che legge molta poesia. (Ho scoperto che tra chi scrive poesia non è automatico leggere molta poesia; inizialmente ciò mi pareva una cosa strana, poi mi sono detto che è un'opzione come un'altra e alla fine conta il risultato: insomma, forse si può anche leggere poco e arrivare a scrivere belle poesie.)

Sabato 14 novembre Alessandra Conte sarà a Compiobbi, ospite della biblioteca della frazione di Fiesole. Con l'occasione combino una cosa che volevo fare da tempo, cioè pubblicare un paio di testi da Breviario di novembre. In realtà l'operazione è un po' rischiosa, visto che per me è stato uno dei libri che ho più apprezzato nella lettura in sequenza e credo che meno di altri si presti agli "assaggi". Ad ogni modo andrà bene anche pubblicare soltanto i due testi che seguono, per oggi. Il mese poi è quello giusto.



 ----
Breviario di novembre
di Alessandra Conte
(Raffaelli Editore, 2009)

presentazione alla biblioteca comunale di Compiobbi
(Via Romena 58, lato piazza Etrusca, Fiesole - FI)
sabato 14 novembre ore 16:30

appuntamento a cura dell'associazione Amici della biblioteca di Fiesole,
con il Palinsesto e Coop Firenze Nord
(INGRESSO LIBERO)

Seguirà la condivisione del libro La chimera
di Sebastiano Vassalli
Letture a cura di Tamara Tagliaferri
----

“Un tè con i morti. Breviario di novembre, dal 2009 un evergreen tra I tre porcellini e La carica dei cento e uno. L’autrice ne dice: "amo le costruzioni per negazioni, non vorrei che il lettore non pensasse che non sia un libro senza capo né coda, allego il testo incipitario ed il corsivo di chiusura. Sono felice di essere stata invitata alla stessa serata con Sebastiano Vassalli”


La suora bambola chiama
nel suo letto di noce che sale
con le pareti che si perdono
ancora più in alto, dove i rondoni
gridano e circondano di voli
i morti, fatti di scritture
e guano seccato.
I muri di Galugnano esalano
foglie di tabacco e voci
di donna grossa,
che gioca a domino con le lupe
e vince, e ha già perso.


Un soldo,

per aggiungere tempo al tempo
e dare il modo ai verbi sciolti.
Un soldo sotto la lingua
e sperare l’assoluto.
Un soldo a decantare
i sali del reflusso.

Là dove le mani non arrivano
si deformino i verbi e i nomi
si bagnino i contorni di nero china.
Da dove la voce non esce
si sfibri il laccio.

E il traghetto ondeggia
tra un braccio e un altro
intravisto solo come orizzonte.



(Per proseguire nella lettura potete trovare altri testi qui e soprattutto qui, dove si pubblicano anche alcune "carte" con cui Lia Malfermoni ha illustrato Breviario di novembre.)

2 commenti:

  1. Vero che i libri hanno spesso destini bizzarri e zigzaganti!

    RispondiElimina
  2. ...bizzarri, zigzaganti ma a volte anche incisivi e taglienti sulla polpa degli eventi. Mi torna in mente qualche passo di Isaiah Berlin e uno di Gore Vidal che ho tradotto, una prefazione che cominciava circa così (vado a memoria): "affermare che il destino di un libro è incalcolabile è esagerare con l'understatement".

    RispondiElimina