lunedì 7 marzo 2016

Poesie inedite di Lorenzo Cardilli



"al cor gentil ratto s'apprende" è il titolo dello spazio che Librobreve dedica alle poesie inedite. Qui si ospitano testi che probabilmente andranno a costruire nuovi libri di poesia. Si propone come rubrica di solo testo, priva di foto glamour degli autori. L'unica immagine rimarrà quella del ratto qui sopra, identificativa di ogni post, un portafortuna che dedico agli ospiti. La pubblicazione avviene su invito e pertanto non ha senso inviare i propri testi all'autore del blog se non vi è stato prima un dialogo e accordo tra Alberto e chi ha scritto le poesie. Non ho previsto commenti o preamboli ai testi. I lettori invece possono commentare. 

Due poesie inedite di Lorenzo Cardilli (Rho, 1984).


Quando arriverai nei pressi del fiume
lui ti aspetterà terribile e muto
senza spiegare inizierà a colpirti

Forzalo quando ti sfugge e arretra
dolce se ti schianta lui è fragile
come uno specchio ma conosce ogni
giunto ogni leggero filo del corpo.

I pugni non ti serviranno, mordilo
altrimenti non lascerà la presa
di tenaglia lui non parlerà e se non ti
svuoti le tasche sarai trascinato
dal piombo.

Le sue ali sono briciole e fumo
ma ha piedi come alberi. E l’occhio
è d’oro, un anello, un luogo appartato
nel deserto.

Stringilo mentre cambia forma: dentro
la legione dentro la straziante
cantilena di nomi lui è sempre lo stesso,
e tu da molto lo conosci.

Lascia che non parta: se è il tremendo
non si negherà a chi lo pretende.
Sarete ancora in piedi, verso l’alba,
chiusi dentro i lacci, nelle collane
della stanchezza.

In ogni morso c’è un pezzo di carta
un suolo corto e breve da cui gli uni
si sporgono e dopo inizia il volo.



COME UN DOMINO


Così la spinta, la frusta che viene
da prima da dietro la vita,
così la forza che schiaccia la testa
nei pozzi, ad affogare ancora
e ancora.

Così le onde partono dall’uno,
lunghe corrono i lunghi canali
dove possono scavano ci fanno
pieni di buchi, di rughe
risucchiati come da molti quadri.

Così i padri i figli i fratelli
se ne vanno nel vento sono il vento
si passano di mano in mano logore
bisacce i sacchi in cui molto si perde.

Così se puoi danzare, gioisci:
agli spazi aperti nel giro breve
nell’attimo non basteranno mai
le molte vite.



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