giovedì 5 aprile 2012

La collana "Mercanti nel tempio" di Amos Edizioni

Librobreve intervista #5
Storie di collane micro#6

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Pubblico una breve intervista concessa da Michele Toniolo, che da anni gestisce con cura e attenzione singolari Amos Edizioni. La derivazione biblica del nome, già rilevabile in Amos, ritorna anche in una collana recentemente proposta, Mercanti nel tempio, che è la ragione per la quale l'ho contattato.
Molte sono le pubblicazioni degne di nota di questo editore veneziano, ma su tutte qui vorrei ricordare le Poesie complete dell'autore de La lluvia amarilla, lo spagnolo Julio Llamazares, nella traduzione del poeta Sebastiano Gatto. A tal proposito segnalo che Llamazares sarà in Italia a breve, invitato per un piccolo tour proprio dal suo editore e accompagnato dal suo traduttore. Il giorno 16 aprile, alle 20:30, sarà allo spazio Paraggi di Treviso, mentre il giorno successivo, alle ore 11:00, sarà ospite all'Università Ca' Foscari, assieme a Jacqueline Risset e a George Elliot Clarke. Per chi può, un paio di occasioni davvero ghiotte.
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LB: Qual è il retroterra, lo spunto dal quale nasce l'idea di questa collana?
RISPOSTA: Il retroterra di Mercanti nel tempio è semplice: questa collana prende spunto dal passo evangelico della cacciata dei mercanti dal tempio. Il tema, che a prima vista sembra piccolo, in realtà è molto complesso ed esteso. È pienamente letterario.

LB: Quali titoli avete pubblicato sinora? Come vengono scelti?
RISPOSTA: Sono stati pubblicati tre testi finora. Casa occupata di Alice Novac, Là c'era una coppia... di Vladimir Makanin, La mendicante di Locarno di Heinrich von Kleist. Là dove sia possibile, a fronte della traduzione in italiano, si presenta anche il testo in lingua originale. I testi pubblicati sono inediti in Italia oppure, è il caso di Kleist, sono pubblicati in una nuova traduzione. Vengono scelti da me, per la semplice ragione che lavoro da solo in casa editrice. 

LB: È possibile avere delle anticipazioni sulle prossime uscite?
Uscirà nel 2012 la traduzione di un racconto (Morte di un pensionato) di uno scrittore e filosofo russo, Vladimir Kantor. E un testo dello scrittore americano Frank Norris. 

LB: Come viene messo assieme il gruppo di persone che lavora alla collana (curatori, prefatori, progettisti grafici)?
RISPOSTA: Il progetto grafico è per sottrazione; non sono un grafico, quindi le copertine sono bianche, senza immagini. I due disegni che costituiscono il logo della collana, invece, e che sono posti all'interno, all'inizio e alla fine di ciascun libro, sono stati realizzati da un grafico mestrino, Filippo Millosevich, che si è ispirato al tema della cacciata dei mercanti dal tempio. Quanto a traduttori e curatori li scelgo di volta in volta, a seconda dell'autore. 

LB:  La collana è composta da libri assai brevi. In questi spazi (vedi intervista a Matteo Codignola di Adelphi) abbiamo già parlato della difficoltà di riconoscimento e di visibilità del "libro breve" in libreria, anche quando porta in sé opere di grande valore. Qual è la vostra esperienza in merito? Noto che il prezzo che applicate è molto onesto se paragonato a certi microlibri che, pur non presentando particolare ricercatezza nella carta o nella copertina, sono venduti a prezzi a mio avviso eccessivi. È verosimile che esista una sorta di meccanismo inverso per cui certi libri brevi, per "emergere", debbano essere comunque posizionati ad un prezzo elevato?
RISPOSTA: Non so se la visibilità di un libro sia una questione di prezzo o dimensioni. (Ma non dovrebbe essere una questione di qualità?). Alla fine essa dipende dal libraio. Spesso ci dimentichiamo che il mestiere di editore e di libraio è innanzitutto un mestiere sociale; che non esclude l'elemento culturale e commerciale. Non abbiamo a che fare con lettori o clienti, ma con persone. Questo dovrebbe contare. 

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