Mi sono accorto di aver esagerato in questo spazio intitolato "Una poesia da". Sinora vi hanno trovato posto esclusivamente nomi tra i più noti. Vanno bene i grandi, certo, vanno bene, soprattutto se è l'occasione per ricordare qualche testo o qualche loro libro dei meno noti. Ma credo serva anche innestare delle voci nuove. L'appuntamento "La poesia del giovedì", inaugurato con Roberto Cescon, va anche in questa direzione. Con l'intervista a Annalisa Teodorani che pubblicheremo tra qualche giorno si può dir lo stesso, e proverò a inserire l'elemento della poesia in dialetto tra i più giovani, miei coetanei. Ora però rimedio di brutto con l'età media dei poeti ospitati presentando un paio di testi di Roberta Durante. Nata a Treviso nel 1989, ha studiato e vissuto a Venezia dove
si è laureata in Arti Visive e dello Spettacolo. Ha realizzato cartoni animati
e scritto per dei magazine online. Nel 2011 ha vinto la VI edizione del Premio
Mazzacurati-Russo pubblicando la sua prima raccolta di poesie Girini per le qualificatissime edizioni d'if. I suoi testi si trovano anche in Registro di poesia #5 a cura di Cecilia Bello
Minciacchi. Mi sembra un ottimo inizio.
MATRIOSKA
vado contro natura
vedo scuro e scrivo
più
sicura
sparlo sputo
inchiostro mai sragiono
sono in me sono in me
sono in me super-me
rimo su per giù gesticolo di lingua
faccio giochi gutturali
testicolo di
testa dico sì dico no se no
sposto parole a posto
sgrammatico se è
troppo statico
e tolgo il doppio
strato arrostito andato schiantato
riscontro artrosi
d'animo
gentile un po' senile
babelico infantile
d'impolso tiro il
sasso rompo l'osso poco sacro
e il
masso scasso
mi resto in mano e in
alto mare
calmi gli altri gli
arti gli alti
mi alzo
anch'io
ma annaspo affogo e
mi ricordo son di legno
che galleggio fino
al segno
della fine che fa
STOP
INSTANZA
resto in piedi coi
piedi
(e con le mani in mano)
mi hai scucito le
briglie ai vestitini
e me ne sto precisamente nuda
(non un filo
coperto)
si alza un poco la
fronte
(il naso lo lascio dov'è)
e la mano in bocca
non è la mia
mi tengo qualche voglia
per
l'inverno
(e qualche maglia
per non essere rosa carne)
Bei testi, complimenti. E grazie per la segnalazione - Gabriella
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