venerdì 12 luglio 2013

Cinque rapide domande a Luca Taddio su "Global Revolution"

Librobreve intervista #16

Qualche tempo fa è uscito un libro assai breve del filosofo e editore Luca Taddio. Si intitola Global Revolution. Da Occupy Wall Street a una nuova democrazia (Mimesis, pp. 60, euro 3,90). La brevità della forma non nasconda la densità del tema, vale a dire il mutare (nuovo assetto?) della democrazia in seguito ai processi di globalizzazione, l'organizzarsi di nuovi gruppi di cittadini del mondo nel progressivo affacciarsi/sporgersi verso la democrazia. Il libro è diventato il pretesto per rivolgere all'autore, alla guida della casa editrice Mimesis, alcune rapide domande sull'origine di quelle riflessioni e su eventuali nuovi sviluppi. Ne abbiamo guadagnato anche una ghiotta anticipazione che non può che rallegrarci. Per concludere, in coda, ho ripescato da Youtube un'intervista mattiniera del nostro autore, rilasciata, a ridosso della pubblicazione del volumetto, dalla sede Rai di Trieste. Buona lettura e buon ascolto.

LB: Quando e come nasce Global Revolution? Lo definiresti instant-book oppure intravedi una permanenza dei temi trattati e degli interessanti sviluppi? 
RISPOSTA: Il testo nasce da un volume che ho incominciato a curare nel 2011 ed è uscito all’inizio del 2012: Quale filosofia per il partito democratico e la sinistra. In questo volume intervengono tra gli altri Donà, Ferraris, Masiero, Rodotà. Chiude il volume un’intervista a Severino. Il mio intervento si intitola Verso una democrazia diretta, un tema di cui allora nessuno parlava. Poi con Grillo e il M5S si è fatto un gran chiacchiericcio sulla questione. Il termine “verso” indica una direzione, ossia un progressivo allargamento della base decisionale democratica. È un’idea guida che si accompagna all’altra idea regolativa di cui parlo nel mio saggio, gli Stati Uniti del mondo. Ho rivisto leggermente il testo quando l’ho ripubblicato da solo con il titolo Global Revolution con l’aggiunta della Postfazione di Damiano Cantone.

LB: Quali sono i modi con cui ti informi e ti muovi per raccogliere dati, informazioni e materiali per le tue analisi? Sono metodi tutto sommato tradizionali o alcuni credi siano inediti, meritevoli di qualche cenno? 
RISPOSTA: Assolutamente tradizionali. 

LB: Il perimetro delle tue pubblicazioni legate alla politica si sta allargando. Non è una sorpresa, a mio avviso, e personalmente non mi interessa stabilire se questo tuo percorso sia lineare, zigzagante o rizomatico. Ma potresti raccontare ai lettori del blog come avviene che un filosofo (e artista) che si forma primariamente nell'ambito dell'estetica arriva a occuparsi massicciamente di politica? 

RISPOSTA: Lo sento come un dovere.

LB: Intravedi una sorta di seguito per questo libro o, perlomeno, vorresti trovare il modo di approfondirne determinati punti in opere di più ampio respiro?

RISPOSTA: Sì, in effetti ora sto curando un volume che uscirà a settembre dal titolo: Manifesto per una sinistra cosmopolita. Con questo testo intendo proseguire e approfondire il tema cosmopolita, che nel precedente volume era solo accennato, mentre qui rappresenta il cuore di tutto il ragionamento sul futuro del nostro essere soggetti-politici.

LB: Sulla scia delle domande e delle risposte qui contenute, avresti qualche titolo di libro che vorresti consigliare, o, da editore, qualche titolo di libro che vorresti pubblicare/ripubblicare? 

RISPOSTA: Con questa domanda ci allontaniamo un po’ dai temi che stavamo trattando… C’è l’imbarazzo della scelta. Per questo rinvio direttamente alla Home page del nostro sito, oppure, alla nostra pagina Facebook. Ti do però una notizia in anteprima: tra settembre e ottobre nascerà Mimesis Publishing, una nuova casa editrice con sede a Londra. La casa editrice sarà congiuntamente nazionale e internazionale. Uno dei nostri obiettivi sarà quello di promuovere la cultura italiana all’estero.



1 commento:

  1. Adoro le ed. Mimesis sono dei grandi. Bravo Taddio. Francesca

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