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A distanza di dieci anni esatti dall'uscita del libro, ripropongo questa breve recensione del 2003 o 2004 a un bel libro di Jean-Philippe Toussaint (Nottetempo, € 13,00, attualmente di difficile reperibilità). Partito nelle scuderie Guanda e Einaudi, Toussaint sembra aver via via abbandonato la casa dei grandi editori, pur mantenendo una presenza abbastanza stabile in Italia, da Mes bureaux. Luoghi dove scrivo uscito per Amos Edizioni a La malinconia di Zidane pubblicato da Casagrande, da Fuggire per Fandango al più recente La verità su Marie edito da Barbès.
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L’autore è nato in Belgio nel 1957. È anche fotografo e regista. In italiano possiamo leggere anche La stanza da Bagno (Guanda) e La televisione (Einaudi). Gli anni scorsi, in Francia, per lui e per Jean Echenoz si è tornati a parlare di nouveau roman; in Giappone, dove questo romanzo è ‘felicissimamente’ ambientato, Toussaint è un vero e proprio caso letterario.
Il libro che la casa editrice romana Nottetempo ci propone si regge sulla bellissima ambiguità del titolo. Come lo stesso autore ha detto in un’intervista, nel titolo c’è un senso fisico ma anche, in un’ottica più estesa, c’è il “coinvolgersi, fare quel sentimento, effettuarlo. Anche dis-farlo.”
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