domenica 13 ottobre 2013

Gregor Podlogar e una poesia da "Loro tornano la sera", sette poeti sloveni tradotti da Michele Obit

Una poesia da #25


Recentemente ho partecipato ad un laboratorio di traduzione poetica dall'italiano e dallo sloveno a Pordenonelegge. Eravamo tre italiani e tre sloveni guidati da Michele Obit e Marco Fazzini. Non conosco lo sloveno e due dei tre sloveni non conoscevano l'italiano. Si usava l'inglese (o l'italiano) come lingua di scambio e si lavorava sulla traduzione "grezza" in italiano e in sloveno fornita da Michele Obit. Una procedura strana ma forse non così infrequente. L'esperienza del laboratorio è stata faticosa e curiosa ad un tempo. Due ore a porte chiuse a lavorare a coppie, su due testi brevi ciascuno. Poi l'apertura delle porte e l'incontro con il pubblico (pensavo meno persone presenziassero all'incontro dopo un laboratorio del genere, ma a Pordenone succedono fortunatamente cose strane per la poesia, che però non sono improvvisate, bensì frutto di anni di costante "semina" e cura). A me è capitato di lavorare assieme a Gregor Podlogar. Nel libro che Michele Obit mi ha regalato alla fine della giornata ho ritrovato altre poesie di Gregor che mi sono piaciute e mi hanno ricordato alcuni aspetti dei testi sui quali avevamo lavorato a Pordenone (l'andamento franto della scrittura, le molte domande, la presenza stellare di Lubiana, l'insistenza su un interlocutore che appare lontano, un interrogativo apparentemente bizzarro eppure decisivo nel fazzoletto di spazio della poesia). Se riuscite a trovare il libro e vi interessa cosa si scrive di là del confine orientale scoprirete in questo volume anche altri sei poeti sloveni. Il libro si intitola Loro tornano la sera. Sette autori della giovane poesia slovena (cura e traduzione di Michele Obit, Prefazione di Miran Košuta, ZTT – Editoriale Stampa Triestina, 2011). Assieme a Podlogar potete trovare qui Jure Jakob, Karlo Hmeljak, Lucija Stupica, Miklavž Komelj, Primož Čučnik e Stanka Hrastelj. Di Podlogar ho scelto la poesia E-pošta. Un suo profilo e un insieme più cospicuo di testi si può leggere qui mentre qui trovate una selezione dagli altri poeti sloveni scelti per il florilegio curato da Michele Obit.




Posta elettronica


Forse ti avevo già scritto.
Mi è sempre più difficile separare
in                     tanto
cosa sogno cosa scrivo
cosa pensavo di fare
cosa ho fatto a che livello
qualcosa accade ed ora il disco
con la foto di David Oistrach in copertina
            sta saltando.
C'è qualcosa di urgente? Cosa c'è di nuovo?
Non credo ci sia davvero qualcosa.
Ho buttato via (strada facendo) i giornali
            lo scomparto della storia è chiuso.
                        Lubiana
                        splende il sole.
                        Ti ricordi
fresco sulla bicicletta nella neve sta l'uomo
                        da giovane.
Qui Malevič è il migliore.
Anche Joe Wenderoth
            che sto leggendo adesso
brontola soddisfatto
                                    ed è in Wendy's.
Musica. Musica. Silenzio. Musica.
Qui è lo spazio                         interpreto
qui il rumore                                     rumore
il pianoforte preparato
                        il sonaglietto sullo sfondo
La voce di Raudive sulle voci dei morti
penetra di soppiatto attraverso gli altoparlanti in
                                                            questo mondo.
Di nuovo sono in ritardo meglio che smetta.
Dovunque sarò ancora fino a lunedì
poi avrò molto da fare
                        non dimenticare
invia il numero GSM di Mustar
                        ma non del fumettista
rumeno che non è rumeno
ehi salutami Cǎrtǎrescu.
            Tutti mi prendono in giro.
A volte l'amore spegne.
Fine dell'amore
                        fine del film.
E non che ci sia qualcosa di sbagliato.
Non metto i punti interrogativi
            perché non li trovo.
Però si capisce, non è vero.
Non ci sono altri piccioni in città.
E devo vedere questo film
Il cellulare segna le 12:47
probabilmente invece sono
                                                le 12:20.
E Lubiana splende nel sole.
E la gente qui dipende dalla gente
            dal tempo
                        e dalla luce
            che oggi mangio a colazione.

(traduzione di Michele Obit)


E-pošta

Mogoče sem ti že pisal.
Čedalje težje ločujem
med           tem
kaj sanjam kaj pišem
kaj sem mislil storiti
kaj sem storil na kateri ravni
se kaj dogaja in zdaj plošča
s fotko Davida Oistracha na naslovnici
            preskakuje.
Je kaj nujnega? Kaj je novega?
Ne mislim da je res kaj.
Časopise sem (spotoma) zavrgel
        predal zgodovine je zaprt.
             Ljubljana
             sije sonce.
             Se spomniš
frišen na biciklu v snegu je človek
                  ko je mlad.
Tukaj je Malevič najboljši.
Tudi Joe Wenderoth
        ki ga zdaj berem
zadovoljno brunda
                              in je v Wendy's.
Glasba. Glasba. Tišina. Glasba.
Tukaj je prostor     razlagam
tukaj hrup              hrup
prepariran klavir
                            ropotuljica v ozadju
Raudivejev glas o glasovih mrtvih
se tihotapi skozi zvočnike na
                                                  ta svet.
Spet sem pozen  bolje bo      da neham.
Kjer koli sem še do ponedeljka
potem imam veliko dela
                     ne pozabi
pošlji Mustarjevo številko GSM-a
Romuna ki ni Romun
ej   pa pozdravi Cǎrtǎrescuja.
         Cel svet me zabava.
Včasih ljubezen ugasne.
Konec ljubezni
                         konec filma.
In s tem ni nič narobe.
Ne postavljam vprašajev
      ker jih ne najdem.
Ampak se razume kajne.
Ni drugih golobov v mestu.
In ta film moram videt
moja ura na mobiju kaže že  12:47
verjetno pa je
                                             12:20.
In Ljubljana sije v soncu.
In ljudje so tukaj odvisni od ljudi
    vremena
                   in svetlobe
       ki jo danes jem za zajtrk.

4 commenti:

  1. Bella questa poesia immediata, da leggere e rileggere, interessante esperienza.
    Un saluto
    t.t.

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  2. Esperienza molto interessante.Sono venuta ad ascoltare le conferenze,dato che abito a Pordenone e conosco lo sloveno.

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  3. Pubblico nel mio blog la poesia nelle 2 versioni,grazie

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