"al cor gentil ratto s'apprende" è il titolo dello spazio che Librobreve dedica alle poesie inedite. Qui si ospitano testi che probabilmente andranno a costruire nuovi libri di poesia. Si propone come rubrica di solo testo, priva di foto glamour degli autori. L'unica immagine rimarrà quella del ratto qui sopra, identificativa di ogni post, un portafortuna che dedico agli ospiti. La pubblicazione avviene su invito e pertanto non ha senso inviare i propri testi all'autore del blog se non vi è stato prima un dialogo e accordo tra Alberto e chi ha scritto le poesie. Non ho previsto commenti o preamboli ai testi. I lettori invece possono commentare.
Due poesie inedite di Michela Monferrini (Roma, 1986)
Non il nuotatore, ma l’uomo
sta nel tuffo di partenza.
Là si richiede precisione e forza,
concentrazione e scatto,
tutto un dramma d’ossa
e muscoli in tensione
che aspirano all’impatto.
Il fotografo allineato ci fermava al volo
d’un hula hop spezzato,
ma se le altre già rispondevano al fischio
come cani,
io, ancorata al blocco,
mi sottraevo al gioco sincronizzato.
La mia non essendo partenza, ma pazienza.
Cresciuti ad ordini del cloro e trasparenza,
combattevamo la noia parlando di noi alle piastrelle sul fondo
e ancora oggi, prestati all’estate di acque poco chiare,
sconfiggiamo la diffidenza nuotando da fantasisti,
dando gli occhi in pasto al sale:
molti dicono d’aver visto scale
scendere dal mare fino ad Atlantide.
mi sottraevo al gioco sincronizzato.
La mia non essendo partenza, ma pazienza.
Cresciuti ad ordini del cloro e trasparenza,
combattevamo la noia parlando di noi alle piastrelle sul fondo
e ancora oggi, prestati all’estate di acque poco chiare,
sconfiggiamo la diffidenza nuotando da fantasisti,
dando gli occhi in pasto al sale:
molti dicono d’aver visto scale
scendere dal mare fino ad Atlantide.
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