venerdì 14 novembre 2014

La guerra d’Europa 1914-1918 raccontata dai poeti. Un'antologia a cura di Maria Pace Ottieri e Andrea Amerio

Leggere una grande guerra #10
Una poesia da #47

"Leggere una grande guerra" intende essere il breve spazio in cui segnalo dei libri sulla Prima guerra mondiale. Il quinquennio 2014-18 coincide con un lungo periodo di celebrazioni, commemorazioni ed eventi a livello internazionale. Segnalare semplicemente dei titoli di libri, brevi o meno brevi, passati o attuali, reperibili o non reperibili, italiani o stranieri, può essere un buon antidoto contro le fanfare e i tromboni che stanno pericolosamente giungendo un po' da ogni parte. Le segnalazioni saranno sintetiche, poco più di una scheda bibliografica. (In coordinamento con World War I Bridges).

Esce oggi in libreria per nottetempo, nella collana poeti.com e per la cura di Maria Pace Ottieri e Andrea Amerio, un libro che ha il carattere dell'unicità nel panorama versicolore delle pubblicazioni che trovano la loro ragion d'essere nel centenario della Prima guerra mondiale. Si intitola La guerra d’Europa 1914-1918 raccontata dai poeti (pp. 272, euro 15) e si propone come un'innovativa antologia di poeti che hanno scritto su quella strage e su quegli anni. Assieme a Le notti chiare erano tutte un'alba, l'antologia dei poeti italiani nella Prima guerra mondiale ideata e curata da Andrea Cortellessa (di cui si attende la ristampa), va a costituire un binomio antologico importante per qualsiasi lettore italiano interessato alla poesia scaturita in quel frangente.

Molti sono i poeti antologizzati e qui ospitati. Ha senso nominarli tutti perché questo elenco diventa uno sguardo d'insieme interessante su quanti autori si sono soffermati a scrivere su quella Grande Guerra: Anna Achmatova, Endre Ady, Guillaume Apollinaire, Louis Aragon, Hugo Ball, Peter Baum, Milutin Bojić, Bertolt Brecht, Rupert Brooke, Velimir Chlèbnikov, Jean Cocteau, Gabriele D’Annunzio, Theo van Doesburg, Carlo Emilio Gadda, Gyóni Géza, Corrado Govoni, Nikolaj Gumilëv, Thomas Hardy, Ernest Hemingway, A. E. Housman, Piero Jahier, James Joyce, Pierre-Jean Jouve, Erich Kästner, Rudyard Kipling, Wilhelm Klemm, Karl Kraus, Alfred Lichtenstein, Karl Liebknecht, Vladimir Majakovskij, Curzio Malaparte, Osip E. Mandelstam, Filippo Tommaso Marinetti, Eugenio Montale, Wilfred Owen, Boris Pasternak, Pastuškin (Andrej Budal), Clemente Rebora, Isaac Rosenberg, Umberto Saba, Siegfried Sassoon, Camillo Sbarbaro, Edward Słonski, Ardengo Soffici, Charles Sorley, August Stramm, Carlo Stuparich, Ernst Toller, Georg Trakl, Tristan Tzara, William Butler Yeats, Franz Werfel.


BOLLETTINO DI GUERRA
di Pastuškin (Andrej Budal)
 

Quarto anno di guerra. Verso sera
al bollettino mi spinge attraverso i castagni
in un’attesa ogni giorno piú dolorosa.
“Niente di nuovo”, dice il corriere.


Niente di nuovo: la morte prosegue il banchetto,
oggi come ieri lo stesso macello,
agonie, centinaia di migliaia di lamenti.
Quarto anno di guerra… Quando la pace?


Niente di nuovo – solo la morte mieterà per sempre;
e anche se per milioni di anni
l’umanità accumulerà lavoro,


niente di nuovo piú potrà vedere il mondo;
solo chi oggi è stato colpito dalla palla
libero dal vecchio, potrà guardare il nuovo.


(trad. di Luca Matteusich)

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