Covertures #10
In quanto a copertine in Italia non siamo messi così male. D'accordo, dopo La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano e il suo strepitoso successo è stata un'invasione di volti in primo piano, occhi su quella tonalità, sguardo circa come quello, inclinazione del collo circa come quella, sfondo verdino circa come quello, foglie e boschetti ecc. Non è difficile capire il motivo: annaspando si cercano appigli e la copertina è uno dei principali appigli per adescare lo sguardo in libreria. Di qui l'imitazione dei casi di successo e il benchmark. Nei 20-30 secondi che prevedono il richiamo dell'attenzione di una persona in libreria, l'interesse di afferrare un libro, sfogliarlo e leggerne risvolti e altri paratesti, il desiderio di leggerlo per intero e l'azione di acquistarlo, un editore si gioca spesso il destino di una copia venduta. Naturalmente c'è chi arriva in libreria con le idee già formate su cosa acquistare e allora la copertina non avrà questa rilevanza. Quel che però spesso non si ricorda è che la copertina può e dovrebbe far parte sostanziale di un progetto di libro (e parlo di libro e non di collane coi loro "format"). Non è difficile ravvisare una certa uniformazione e banalizzazione delle copertine da quando anche le case editrici hanno iniziato ad utilizzare scriteriatamente le stesse banche date di immagini delle agenzie di pubblicità e comunicazione (Getty Images, iStockphoto ecc). Il volume di Taschen The Book Cover in the Weimar Republic / Buchumschläge in der Weimarer Republik curato dal librario Jürgen Holstein (pp. 452, euro 49,99, in inglese e tedesco) ricolloca la copertina del libro sul suo terreno d'appartenenza, cioè quello della cultura del progetto, dove tuttavia oggi sembra abitare sempre più malvolentiere e lo fa isolando un certo modo di progettare copertine emerso nella fucina della Germania weimariana, disponendo nell'impaginato un migliaio di esempi. Sotto alcuni scatti dall'interno del bel volume.




"A fascinating look at how book covers from the Weimar Republic encapsulated the social and political currents of the time. It's a reminder of how design, much like adescare website personalized approach, can communicate deeper meanings and evoke lasting emotions."
RispondiElimina