giovedì 27 aprile 2017

Una poesia inedita di Eugenia Galli



"al cor gentil ratto s'apprende" è il titolo dello spazio che Librobreve dedica alle poesie inedite. Qui si ospitano testi che probabilmente andranno a costruire nuovi libri di poesia. Si propone come rubrica di solo testo, priva di foto glamour degli autori. L'unica immagine rimarrà quella del ratto qui sopra, identificativa di ogni post, un portafortuna che dedico agli ospiti. La pubblicazione avviene su invito e pertanto non ha senso inviare i propri testi all'autore del blog se non vi è stato prima un dialogo e accordo tra Alberto e chi ha scritto le poesie. Non ho previsto commenti o preamboli ai testi. I lettori invece possono commentare. 

Una poesia inedita di Eugenia Galli (Rimini, 1996), con un ringraziamento a Simone Maria Bonin per la segnalazione e collaborazione.


LA SERRANDA


Certe volte sul corpo mi si chiude una serranda
senza chiavi, che dolcezza non disserra
All’interno sono voci del passato: «È una troia, no
è come una puttana, però gratis»
All’esterno sono suoni indistinguibili; quando arrivano
sanno solo di minaccia o di rimprovero

Certe volte mi ricordo del ribrezzo che vi ho fatto
col mio sangue, coi miei peli sulle gambe,
senza il consono pudore nel parlare del mio sesso

Quando chiudo la serranda le mie labbra si ritirano,
mi si accorciano i capelli, perdo forma
E tra i pixel si censurano il mio seno ed il mio collo
per non occupare spazio, per non eccitare troppo
per sembrare un campo rosa senza semi
dall’oblò di un aeroplano

E la faccia che mi guarda in giù dall’alto
si trasforma in una faccia di sciacallo:
mi divora senza meriti di caccia


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