La natura di questi scritti, che riguardano tra gli altri autori quali Ferruccio Brugnaro, Luciano Cecchinel, David Maria Turoldo, Giuliano Scabia e Gian Mario Villalta, ha passi e moventi diversi. Veri e propri saggi convivono qui con più concentrate note a margine o prefazioni. Il titolo che presta il cappello a questa raccolta di scritti presenta un motivo di curiosità, ponendo lo sguardo in una sorta di limbo dove né la colpa né l'assoluzione riescono a soverchiare. Più che l'area di provenienza, è quindi questa sorta di categoria critica (o questa constatazione di "sospensione" o epochè) un denominatore comune delle scritture studiate da Turra, estendibile a macchia sulle nostre dubitanti mappe letterarie.
Per gentile concessione dell'autore si pubblica come estratto *.pdf un contributo su una stagione particolarmente viva e interessante della poesia di Andrea Zanzotto, relativa al lustro 1996-2001. Il saggio si intitola "Gli aforismi improbabili di Andrea Zanzotto. Per una lettura di Meteo e di Sovrimpressioni", vale a dire le raccolte del poeta di Pieve di Soligo uscite rispettivamente nel 1996 (per Donzelli) e nel 2001 (per Mondadori).
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