Accanto ai ratti di "al cor gentil ratto s'apprende" con le loro poesie inedite, compare un altro animale per nominare uno spazio dove si ospitano traduzioni di poesia: lo stregatto o Gatto del Cheshire di Lewis Carroll. Ratti e stregatti, insomma. Adotterò pregiudiziali e faziosi criteri per vagliare proposte di traduzioni, anche nei casi di lingue totalmente sconosciute come russo, coreano o giapponese (insomma, mi baserò su un traballante concetto di fiducia). Il gatto qui sopra è un particolare del dipinto "San Girolamo nello studio" di Antonello da Messina. Al di là delle molteplici simbologie e caratterizzazioni dei gatti, da Antonello a Carroll (Dante non è tornato utile stavolta perché un po' li snobba), qui proviamo a stregarvi con nuove traduzioni facendo le fusa. L'augurio è incoraggiare la traduzione poetica che un po' latita, anche nelle generazioni più giovani, e che qualche stregatto un giorno possa precipitare altrove, anche in un libro se capita.
Carmen Leñero
Fiume
Versioni
di Stefano Strazzabosco
Non
sorprende
che
il fiume vada via,
sorprende
che resti.
*
Scorre
una carezza
permanente
sulla
terra.
*
Il
vento
è
un fiume
che
sogna.
*
Muto
e testardo
fiume
del Tao
che
non sfocia mai.
*
Fiume
pentito:
scorrendo
dal
mare alla montagna.
*
Fedeli
salmoni,
risalendo
la memoria
fino
all’origine.
*
Fa
smorfie sotto l’acqua
il
volto che han strappato
da
una foto.
*
Sotto
l’acqua del fiume
parla
una voce
addormentata.
*
Stia
zitta qui la rima:
quel
tic della memoria,
la
tata che mi culla.
*
Fiume
elettrico:
tessuto
irascibile
di
neuroni.
*
Fiume
che si precipita
da
nord a sud
quando
mi baci in bocca.
*
Un
fiume sinuoso
avrà
insinuato
la
prima calligrafia.
*
Tracciarono
la Storia
i
grandi fiumi,
però
poi l’annegarono.
*
Ci
sono fiumi
che
persistono
molto
più in là del tempo.
*
Il
primo trillo
del
giorno
increspa
la pelle dell’acqua.
*
Mentre
finisce di spiegare
che
tutto scorre,
Eraclito
è cambiato.
*
Le
dita lunghe dell’acqua
ne
scolpiscono i ciottoli,
fanno
dei gorghi anelli.
*
La
verità segue il suo corso,
non
ha bisogno
che
la cerchino.
*
Tutto
diventa falso
quando
si sforza
d’essere
vero.
*
Ahi,
la morte fiume,
dove
galleggia
alla
deriva il desiderio.
*
Fiume
di sangue:
tinta
indelebile
nel
paesaggio.
*
Placido
fiume,
come
un saggio che dormicchia
all’ombra.
*
Torbido
fiume,
pieno
di vita
contaminante.
*
Non
c’è una sola
risposta
giusta
e
tuttavia bisogna darla.
*
Avido
fiume:
non
sa semplicemente
riempire
un bicchiere.
*
Timida
corrente
sempre
sul punto di superare
il
puro istante.
*
L’oboe
imita
il fiume
e
seduce il serpente.
*
Non
siamo mai da soli,
fiumi
di sangue
ci
uniscono gli uni agli altri.
*
Una
goccia d’aria
sospesa
in fondo all’amo
contiene
tutto il vuoto.
*
Una
lacrima è la lente
in
cui il mondo ingigantisce
e
ci divora.
*
Le
note sono insetti
appiccicati
al pentagramma,
e
uccelli portentosi sono i suoni.
*
Dolci
carezze
sono
le foglie
che
cadono nel fiume.
*
Vivi
cacciando
segni
che non abboccano
all’amo.
*
Formulata
una regola,
salta
come un pesce
l’anomalia.
*
In
riva a ogni fiume
incontenibili
cantano
delle
ragazze.
*
Se
nel tuo centro avessi un fiume
potresti
attraversarlo a tuo piacere
da
una sponda all’altra.
*
Mi
sbagliavo:
cercavo
un nodo
nel
filare del fiume.
*
Toccato
dalla luce
ogni
fiume
dà
qualche risposta.
*
Il
fiume lascia sempre
il
suo rifugio
sotto
i ponti.
*
Lo
stagno
è
un fiume
dissenziente.
*
Vieni
a riposare nel mio grembo,
dice
il fiume
mentendo.
*
Sulla
guancia un rigagnolo
sfocia
sempre
nell’anima.
*
Dimorare
nel suono,
come
Ofelia
nel
suo giaciglio d’acqua.
*
Apri
la palpebre
dei
sassi
quando
passi.
*
Ignori
i confini
e
fori
gli
orizzonti.
Carmen Leñero - foto: Carlos Cisneros |
No
sorprende
que
el río se vaya,
sorprende
que permanezca.
*
Corre
una caricia
permanente
sobre
el suelo.
*
El
viento
es
un río
que
sueña.
*
Mudo
y testarudo
río
del Tao
que
nunca desemboca.
*
Río
arrepentido:
corriendo
del
mar a la montaña.
*
Fieles
salmones,
remontando
la memoria
hasta
su origen.
*
Hace
guiños bajo el agua
el
rostro que arrancaron
de
una foto.
*
Bajo
las aguas del río
habla
una voz
adormecida.
*
Debo
acallar la rima:
ese
tic de la memoria,
la
nana que me arrulla.
*
Río
eléctrico:
tejido
irascible
de
neuronas.
*
Río
que se precipita
de
norte a sur
cuando
me besas en la boca.
*
Un
río sinuoso
habrá
insinuado
la
primera caligrafía.
*
Trazaron
la Historia
los
grandes ríos,
pero
luego la anegaron.
*
Hay
ríos
que
perseveran
mucho
más allá del tiempo.
*
El
primer trino
del
día
sacude
la piel del agua.
*
Mientras
termina de explicar
que
todo fluye,
Heráclito
ha cambiado.
*
Los dedos largos del agua
esculpen las piedrecillas
y
anillan los gorjeos.
*
La
verdad sigue su curso,
no
precisa
que
la busquen.
*
Todo
se vuelve falso
cuando
se esfuerza
en
ser verdadero.
*
Ay,
la muerte río,
donde
flota
a
la deriva mi deseo.
*
Río
de sangre:
tinta
indeleble
en
el paisaje.
*
Río
quieto,
como
un sabio que dormita
bajo
la sombra.
*
Río
turbio,
lleno
de vida
contaminante.
*
No
hay una sola
respuesta
justa
y
sin embargo hay que darla.
*
Ávido
río:
no
sabe simplemente
llenar
un vaso.
*
Tímida
corriente
siempre
a punto de rebasar
el
mero instante.
*
El
oboe
imita
al río
y
seduce a la serpiente.
*
Nunca
estamos solos,
ríos
de sangre
nos
unen unos con otros.
*
Una
gota de aire
pendiente
del anzuelo
encierra
todo el vacío.
*
Una
lágrima es la lente
donde
el mundo se agiganta
y nos devora.
*
Las notas son insectos
pegados
al pentagrama,
y
aves portentosas los sonidos.
*
Suaves caricias
son las hojas
que caen al río.
*
Vives
cazando
signos
que no muerden
el
anzuelo.
*
Al
formular una regla,
salta
como un pez
la
anomalía.
*
En
la ribera de todo río
cantan
incontenibles
unas
muchachas.
*
Si
en tu centro hubiera un río
podrías
cruzar cuando te plazca
al
otro lado.
*
Desatinaba:
buscaba
un nudo
entre
las hebras del río.
*
Tocado
por la luz
todo
río
da
alguna respuesta.
*
El
río siempre abandona
su
refugio
bajo
los puentes.
*
El
estanque
es
un río
que
ha disentido.
*
Ven
a reposar en mi regazo,
dice
el río
mintiendo.
*
Un
riachuelo por la mejilla
desemboca
siempre
en
el alma.
*
Morar
en el sonido,
como
Ofelia
en
su lecho de agua.
*
Abre los párpados
de las piedras
a
tu paso.
*
Ignoras
los confines
y
horadas
horizontes.
Carmen Leñero (Città del Messico, 1959) è poeta, saggista, narratrice (anche per
l’infanzia), traduttrice e cantante. Ha pubblicato libri di poesia (Birlibirloque, 1987; Gajes,
1988; Lunares, 1991; La fiera transparente, 1997; La danza del caracol,
1998; La grieta, 2003 y 2014; Río, 2008; Curving the line, 2011); prose narrative
(Saltimbanqui luz de ayer,
1992; Lucas afuera, Lucas adentro, 1997; Carcajadas en Grandipécuaro,
1998; ¡Es una traviesa esa raya!, 2002; La niñez de Frida Kahlo,
2003; Remedios y su demonio, 2010; Monstruos mexicanos, 2012); romanzi (La
pequeña tempestad, 2006; Emilio y el
viaje sin tesoro, 2009); saggi (La
luna en el pozo: ensayos sobre el arte
teatral en torno al “Enrique IV” de Pirandello, 2000; El caracol sonoro:
reflexiones sobre el lenguaje de la música en relación con la poesía, 2006; La escena invisible:
teatralidad en textos filosóficos y literarios, 2010; Las transmigraciones de Fausto, 2014; Del faro al foro: la imaginación novelesca
frente a la imaginación teatral, 2016); la traduzione di poesía La perspectiva del gato, di Lorna
Crozier, 2009. Come cantante ha pubblicato 5 cd in cui interpreta poesie di
vari autori. Presente in molte riviste e antologie, ha ricevuto premi come, tra
gli altri, il Premio Nacional de Cuento infantil Juan de la Cabada
1996 e il Premio Nacional de
Poesía Carlos Pellicer 1998. Dallo stesso anno lavora come ricercatrice presso
l’UNAM (Universidad Nacional Autónoma de México).
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