"al cor gentil ratto s'apprende" è il titolo dello spazio che Librobreve dedica alle poesie inedite. Qui si ospitano testi che probabilmente andranno a costruire nuovi libri di poesia. Si propone come rubrica di solo testo, priva di foto glamour degli autori. L'unica immagine rimarrà quella del ratto qui sopra, identificativa di ogni post, un portafortuna che dedico agli ospiti. La pubblicazione avviene su invito e pertanto non ha senso inviare i propri testi all'autore del blog se non vi è stato prima un dialogo e accordo tra Alberto e chi ha scritto le poesie. Non ho previsto commenti o preamboli ai testi. I lettori invece possono commentare.
La seguente poesia di Tommaso Di Dio (1982) è tratta da Ultima vox, terza apparizione del progetto ULTIMA, in uscita per fine settembre 2018. Tutta l’attività del progetto è consultabile qui: www.ultimaspazio.com.12.
Questa sera c'è molto vento.
E per le colline le luci hanno bassa
la voce sui fianchi della terra.
Di notte, questi grappoli sembrano paesi
galassie, universi spazi e sono luci
piccole, comprate
dai negozi cinesi a pochi euro.
Bisogna stare soli; scattare una foto
mandarla a caso ai gruppi su whatsapp
perché le ombre parlino, perché
stiano dolci sui colli e corrano
le ruote delle automobili sulle strade
come curve, come ricordi.
Bisogna aver perso il proprio cuore.
O averlo lontano
innominato e perduto, avuto come sogno
per resistere e non avere paura
di questo vento
di questo urlo di calanchi
che ci dimentica, ci cancella.
Sullo schermo poi.
Qualcuno che digita; qualcuno
che dice io. E dice amore.
Amore. Amore. Parola. Nero.
Notte. E vento. Le colline
dalla pietra del paese
arrivano
sulla nuca sono
come un colpo di buio.
Nessun commento:
Posta un commento