venerdì 28 agosto 2015

"On Immunity. An Inoculation" di Eula Biss: vaccini, virus e altre immunità

Avvistamenti #1

Poche righe su libri che faremmo bene a tradurre o che stanno finalmente arrivando.

Non è esagerato affermare che ci decide di non vaccinare i propri figli li "ripara" sostanzialmente nelle scelte di tanti altri genitori che decidono invece di inoculare i vaccini ai propri figli. Siamo davvero tutti legati e il mito dell'indipendenza del nostro corpo e della nostra vita, a ben vedere, non dovrebbe nemmeno essere sfatato, tanto è evidente come siano le mani di altri su di noi a darci vita e a conservarla, talvolta, e come sussista una continuità e contiguità nel vivente (sarà per quest'idea di interconnessione e di "web", intesa come ragnatela, che questo libro è stato salutato positivamente da Zuckerberg e Gates? Probabile). Proprio il tema dei vaccini, preso come punto di partenza da Eula Biss per un'analisi molto più allargata, è notoriamente caldo: lo spauracchio dell'autismo provocato dai vaccini campeggia ancora in un mondo che inizia a essere avvinghiato in una pericolosa presa antiscientifica, la quale si va rafforzando e che avrebbe molti più motivi di turbare il sonno rispetto a "Big pharma" o OGM. A diversi mesi di distanza dall'uscita di On Immunity. An Inoculation (Graywolf Press, pp. 205), che non ho letto ma di cui ho avuto sotto gli occhi almeno tre recensioni interessanti, ho scoperto che il libro è quasi pronto per Ponte alla Grazie. Il titolo? Vaccini, virus e altre immunità. Una riflessione sul contagio (in uscita a fine settembre). Mi pare un po' troppo descrittivo e sicuramente meno forte del titolo originale. Inoltre, il sottotitolo scelto quasi inverte subdolamente il titolo originale. Ad ogni modo è soltanto un titolo tradotto, anche se molto dice e diventa già una spia di un sistema di pensieri, nonché di un tentativo di rendere il titolo più commerciale. Interessante notare anche la diversa chiave scelta per la copertina, confrontando l'edizione hardcover originale e l'anteprima della copertina di Ponte alle Grazie. (Qui la recensione apparsa su "The New York Times".)

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