lunedì 20 novembre 2017

"Glitchine" di Luca Rizzatello, capitolo 2. Non sei né giovane né vecchio


Glitchine è la copertina vincitrice del contest VIVERE SENZA POESIA - FASE 2: UN LIBRO SI AGGIUDICA DALLA COPERTINA, organizzato da Luca Rizzatello nel luglio scorso:

Dopo 103 copertine, è tempo di scrivere almeno un libro. Ma quale? Ho pensato di aprire le votazioni, e di scrivere il libro che riceverà più voti. Direi di fare così: se vuoi, scrivi nei commenti qui sotto il titolo della copertina che preferisci, e tra una settimana (quindi mercoledì 26 luglio 2017) si vedranno i risultati. In caso di risultati a pari merito, si andrà al ballottaggio. Il libro verrà pubblicato a puntate su Librobreve. 


In terza elementare l’anno scolastico venne inaugurato con uno spettacolo di magia nell’atrio dell’istituto. Dopo mezz’ora di giochi di prestigio destinati all’oblio, per un colpo della sorte il mago pronunciò la sua formula magica proprio mentre la plafoniera neon appesa a sei metri d’altezza andava a impattare contro la testa del mio compagno di classe Alex. Tornato a casa, raccontai l’aneddoto, e furono scoppi di risa; così quello fu il giorno in cui appresi l’ironia, e che per strappare un applauso non sarebbe più servito ingobbirsi con gli occhiali sul naso a guisa di andreotti, evolvendomi dallo stadio bagaglino a quello di apprendista stand-up comedian. Poi a Natale ricevetti il kit de Il Piccolo Mago, e grande fu la mia delusione nello scoprire che nessun trucco prevedeva l’uso di colombe o di conigli, ma che in compenso nel manuale veniva molto sponsorizzata l’illusione ottica grazie alla quale muovendo la bacchetta magica in un certo modo, essa sembrava perdere la propria rigidità. 
Restando in argomento, stamattina alla radio ho sentito lo spot di un sito di scommesse, il cui claim, a spanne, diceva così: ti è mai capitato di desiderare qualcosa e che poi accadesse? 
Ma la cosa che mi è rimasta da quel giorno – oltre al passepartout dell’ironia, che detesto con tutto il mio cuore, e sul quale tornerò a tempo debito – è l’ossessione per l’escapologo Harry Houdini. Cose da sapere per fare un figurone al primo appuntamento: nato come Ehrich Weisz, a quattro anni emigrato in America come Erik Weiss, figlio di un rabbino, sposato con la sua prima e unica assistente (qui enfatizzare, smettendo per un attimo di giocare con il tovagliolo), il numero più celebre è la tortura cinese dell’acqua, smascheratore di sedute spiritiche e massone (qui evitare di dirle entrambe), morto di peritonite. Adrien Brody, l’attore che lo ha interpretato nella miniserie Houdini, è nato il mio stesso giorno, ma dieci anni prima di me; invece Miriam Leone, attrice e Miss Italia, è nata dodici anni dopo Adrien Brody. 
Se è vero che esiste almeno un modo per scappare da una cassaforte in fiamme, da una teca coi piranha, da un barile in fondo all’Hudson, questo non vale per il Santo Rosario di maggio. Ogni anno, il giorno della festa dei lavoratori, alle ore 7:30, ci veniva consegnata una tessera ciclostilata, intonsa, recante le nostre generalità. La suora preposta all’accoglienza avrebbe quindi spiegato alle matricole di prima elementare che se avessero preso parte alla recita del Santo Rosario tutti i giorni del mese, ovvero se avessero riempito di timbri la tessera, la gita a Gardaland di settembre sarebbe stata gratis. Quello che però non veniva mai reso esplicito era che da copione la partenza dal parco divertimento sarebbe stata anticipata di qualche ora, per poter visitare la Rassegna del Presepio nell’Arte e nella Tradizione all’Arena di Verona. 
Il 16 ottobre 2002, oltre ai festeggiamenti per i cento anni dal primo utilizzo della comparazione delle impronte digitali da parte dell’investigatore francese Alphonse Bertillon, Giovanni Paolo II pubblicò la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae; oltre a rilanciare la formula di preghiera del Rosario, introdusse, accanto ai tradizionali misteri Gaudiosi, Dolorosi e Gloriosi, quelli Luminosi: 1. il Battesimo al Giordano, 2. l’auto-rivelazione alle nozze di Cana, 3. l’annuncio del Regno di Dio con l’invito alla conversione, 4. la Trasfigurazione e, infine, 5. l’istituzione dell’Eucaristia.



(Qui tutti i capitoli di Glitchine.)

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