mercoledì 15 novembre 2017

"Imperfetto acustico" di Francesco Guazzo (inedito). Una nota di Marco Scarpa

Anche quest'anno si pubblicano in sequenza le note di lettura relative a sillogi e libri finalisti del Premio letterario "Anna Osti" di Costa di Rovigo. Ringrazio la giuria del premio per la collaborazione. La silloge di Francesco Guazzo si è classificata seconda nella sezione di poesia non edita.

Francesco Guazzo, Imperfetto acustico (inedito)

Imperfetto acustico è un sentire in progressione, un navigare alla scoperta. Tra i versi accenni, prese di coscienza, riflessioni minime di uno sguardo che cerca il suo posto dentro una realtà che va delineandosi via via più precisamente. L’imperfezione del titolo non ha un accento negativo, non sottointende a una mancanza ma piuttosto ad una forma del pensiero che vuole limare, sgrezzare, farsi più definita, adulta. – siamo troppo brevi, siamo / sulla linea gialla, a bordotreno –. Consapevolezza crescente e cambiamenti in evoluzione tra i versi. Inoltre frequenti richiami tra oggetti della quotidianità e sentimenti vaghi e astratti. Come se la ricerca avesse origine da impressioni minute di gesti, cenni, parole e abbracciasse poi sfere più ampie. Perché parlare di posate, porte o pane è parlare della vita stessa e pure della morte e alcuni strumenti per le nostre azioni divengono specchi del fare e del sentire. Queste percezioni divengono l’ossatura di questi versi tenuti assieme da una voce che non sgomita, una voce che pacatamente si fa largo e la poesia ne diviene immagine riflessa. Ed emblematici sono i versi che chiudono questa breve raccolta – trovare lo stesso disordine ospitale, / cercare una cosa fra le tante, tentare, / come da bambino, uscire dai bordi, / con il colore -.


il giardino di cui tutti vedevamo le foto
aveva voce, ed era come sentirsi dire
-piano – il tempo di aspettare, era
come fare un esercizio con la mano,
ma un esercizio lento di piena adesione,
come aprire un cassetto dopo molto tempo,
e trovare lo stesso disordine ospitale,
cercare una cosa fra le tante, tentare,
come da bambino, uscire dai bordi,
con il colore


Marco Scarpa

Nessun commento:

Posta un commento