In occasione di solstizi o equinozi, quindi al massimo quattro volte l'anno, riprendo qui un testo dagli archivi. Specifico solo il caso dei testi editi. Le immagini che accompagnano questi post sono tagli e rotazioni (di 90°, 180° o 270°) dalle tavole.
Inverno 2013-14 (L’ippocampo)
Pare inverno con la neve
alta su tanta terra.
Le scuole chiuse in America,
motori accesi ventiquattro ore.
E pure certe temperature…
e io, io sprofondo su questo.
Qui s’inventa una pioggia calda
sul gregge, i muli e sull’impermeabile
giallo del pastore che chiude.
Guardiamo intanto i rami dei fiumi
marroni. Ci sono ancora
le isole di ghiaia al centro
e qualche pulcino finito
sul cemento si disperde.
Ripenso che avevi ragione a dirmi
prima di nascere tu eri
un cavalluccio marino.
Avevi proprio ragione a dire.
Lo sappiamo che è una tenera
imitazione della vita tutto questo,
un regesto presto scorso o dimenticato.
Certe poesie...
RispondiElimina...fanno schifo?
RispondiElimina(Chiedo la cortesia di firmare i commenti, grazie.)
RispondiEliminaNo, il contrario, l'anonimo è stato un errore da tablet.
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