Accanto ai ratti di "al cor gentil ratto s'apprende" con le loro poesie inedite, compare un altro animale per nominare uno spazio dove si ospitano traduzioni di poesia: lo stregatto o Gatto del Cheshire di Lewis Carroll. Ratti e stregatti, insomma. Adotterò pregiudiziali e faziosi criteri per vagliare proposte di traduzioni, anche nei casi di lingue totalmente sconosciute come russo, coreano o giapponese (insomma, mi baserò su un traballante concetto di fiducia). Il gatto qui sopra è un particolare del dipinto "San Girolamo nello studio" di Antonello da Messina. Al di là delle molteplici simbologie e caratterizzazioni dei gatti, da Antonello a Carroll (Dante non è tornato utile stavolta perché un po' li snobba), qui proviamo a stregarvi con nuove traduzioni facendo le fusa. L'augurio è incoraggiare la traduzione poetica che un po' latita, anche nelle generazioni più giovani, e che qualche stregatto un giorno possa precipitare altrove, anche in un libro se capita.
Rómulo Bustos Aguirre
Psicologia dell’ostrica
Versioni
di Stefano Strazzabosco
Quotidiano
Come
nei quadri appesi alle pareti
ogni
mattina osservi
una
lieve stortura del tuo dentro
Ogni
mattina credi di correggerla
Ma
tra com’era prima e com’è dopo
resta
sempre un residuo
una
brina di polvere ammucchiata
Su
questa oscura aritmetica s’innalza la tua anima
Millepiedi
Il
millepiedi per terra nel bagno
che
cerca di scalare la parete
O
dimena le zampe
nel
breve precipizio della tazza
Le
lisce, inespugnabili pareti
E
le migliaia di zampe dell’anima
Scena a Marbella
Vicino
agli scogli c’è Dio supino
I
pescatori in fila hanno tirato lungamente la rete
E
adesso giace lì cogli occhi bianchi verso il cielo
Sembra
un bagnante definitivamente distratto
Sembra
un gran pescione dalla coda molto grande
Invece
è solo Dio
gonfio
e con squame impure
Per
quanto tempo si sarà rivoltolato nell’acqua?
I
curiosi osservano la pesca mostruosa
Alcuni
ne staccano un pezzo e se lo portano a casa
Altri
si domandano se sarà conveniente
mangiare
un alimento che è stato tanto tempo esposto alle intemperie
Della difficoltà di
acchiappare una mosca
La
difficoltà di acchiappare una mosca
deriva
dalla complessa composizione del suo occhio
È
il più somigliante all’occhio di Dio
Per
mezzo di una rete di piccoli ocelli
è
in grado di osservarti da ogni angolo
sempre
pronta a volare
Sembrerebbe
che il grand’occhio della mosca
non
distingua i colori
Probabilmente
non distingue nemmeno fra te che cerchi di prenderla
e
i resti decomposti sui quali si posa
Consiglio
Scegliere
con cura un punto dell’aria
Coprirlo
con la conca delle mani
Cullarlo
Levigarlo
nel suo silenzio
Pensa
a Dio quando costruì
la
sua prima conchiglia o il primo uovo
Avvicina
l’orecchio per sentire come batte
Scuotilo
per vedere se risponde
Se
non resisti alla curiosità
fagli
un buchino per guardare dentro
Non
vedrai niente. Niente sentirai
Hai
costruito un eccellente vuoto
Mettilo
adesso sopra il cuore e aspetta
fiducioso
che passino gli anni.
L’eterno
L’eterno
sta sempre accadendo davanti ai tuoi occhi
Vivo
e opaco come un sasso
E
tu devi levigare quel sasso
fino
a farne uno specchio in cui guardarti guardandolo
Ma
allora lo specchio sarà già acqua e ti sfuggirà dalle dita
L’eterno
è sempre in fuga davanti ai tuoi occhi
Il necrofago
Il
necrofago fa bene il suo lavoro:
mondare
l’osso, purificarlo della putrida escrescenza
In
qualche luogo della vita, qualcosa
fa
esattamente l’opposto: copre l’osso
spinge
l’oscura fioritura della carne
Nel
suo bizzarro modo
anche
il necrofago lavora alla resurrezione dei morti
Osservazione fatta con
l’emisfero sinistro del cervello
È
probabile che Dio non esista
In
fondo questo non ha molta importanza
Più
interessante è sapere
che
esiste l’emisfero destro del cervello
la
cui funzione è sognarlo
Psicologia dell’ostrica
In
qualche oscuro momento all’ostrica
è
dato sapere
che
il male di cui soffre non è un intruso ma la sua radice
Pertanto
non può espellerlo
Allora
amorosamente,
duramente
decide
di cullarlo nella sua madreperla
Poi
lo inabissa in seno
Poi
lo trasforma nella sua seconda radice
Poi
lo dimentica
Poi
fa
fatica a riconoscerlo nella poesia
pubblicata
su qualche rivista
Cotidiano
Como
sucede con los cuadros que cuelgan en las paredes
cada
mañana sorprendes
una
leve inclinación de tu adentro
Cada
mañana crees corregir este desnivel
Pero
entre la primera posición y la segunda
queda
siempre un residuo
una
brizna de polvo que se acumula
Sobre
sta oscura aritmética se edifica tu alma
Ciempiés
El
ciempiés en el piso del retrete
tratando
de escalar la pared
O
braceando
en
la pequeña vorágine de la taza
Las lisas inexpugnables paredes
Las cien patas de tu alma
Escena de Marbella
Junto
a las piedras está Dios bocarriba
Los
pescadores en fila tiraron largamente de la red
Y
ahora yace allí con sus ojos blancos mirando al cielo
Parece
un bañista definitivamente distraído
Parece
un gran pez gordo de cola muy grande
Pero
es sólo Dios
hinchado
y con escamas impuras
Cuánto
tiempo habrá rodado sobre las aguas?
Los
curiosos observan la pesca monstruosa
Algunos
separan una porción y la llevan para sus casas
Otros
se preguntan si será conveniente
comer
de un alimento que ha estado tanto tiempo expuesto a la intemperie
De la dificultad para
atrapar una mosca
La
dificultad para atrapar una mosca
radica
en la compleja composición de su ojo
Es
el más parecido al ojo de Dios
A
través de una red de ocelos diminutos
puede observarte desde todos los ángulos
siempre
dispuesta al vuelo
Parece
ser que el gran ojo de la mosca
no
distingue entre los colores
Probablemente
tampoco distinga entre tú que intentas atraparla
y
los restos descompuestos en que se posa
Consejo
Elegir
con cuidado un punto del aire
Cubrirlo
con el cuenco de ambos manos
Arrullarlo
Irlo
puliendo en su silencio
Piensa
en Dios cuando construyó
su
primer caracol o su primer huevo
Acerca
el oído para oír como late
Agítalo
para ver si responde
Si
no puedes con la curiosidad
haz
un huequito para mirar adentro
Nada
verás. Nada escucharás
Has
construido un buen vacío
Ponlo
ahora sobre tu corazón y aguarda
confiado
el paso de los años.
El carroñero
El
carroñero hace bien su tarea:
mondar
el hueso, purificarlo de la pútrida excrecencia
En
algún lugar de la vida algo
hace
exactamente lo contrario: cubre el hueso
empuja
la oscura floración de la carne
A
su extraño modo
el
carroñero también trabaja en la resurección de los muertos
Observación hecha desde
el hemisferio izquierdo del cerebro
Es probable que Dios no exista
Esto
en realidad carece de importancia
Más
interesante es saber
que
existe el hemisferio derecho del cerebro
cuya
función es soñarlo
Sicología de la
madreperla
En
algún oscuro momento a la madreperla
le
es dado saber
que
el mal que la aqueja no es un intruso sino su raíz
Por
tanto no puede expulsarlo
Entonces
amorosa,
duramente
decide
arrullarlo en su nácar
Después
lo absima en su seno
Después
lo convierte en su segunda raíz
Después
lo olvida
Después
le
cuesta trabajo reconocerlo en el poema
que
aparece publicado en alguna revista
Rómulo Bustos Aguirre è nato
a Santa Catalina de Alejandría, un piccolo paese dei Caraibi
colombiani, non lontano da Cartagena, nel 1954. Ha studiato Legge e Scienze
Politiche all’Università di Cartagena; Letteratura Ispanoamericana presso
l’Instituto Caro y Cuervo; Scienza delle Religioni presso l’Università
Complutense di Madrid. Attualmente lavora come professore di Letteratura nella
Facoltà di Scienze Umane dell’Università di Cartagena.
Ha pubblicato le raccolte: El oscuro sello de Dios (1988), Lunación
del amor (1990), En el traspatio del cielo (Premio
Nazionale di Poesia Colcultura 1993), Palabra que golpea un color
imaginario (poesia riunita, Spagna, 1996), Sacrificiales (2007)
e Muerte y levitación de la ballena (2010). Le sue poesie sono
state riunite prima in Oración del impuro (2004), poi in La pupila incesante. Obra poética 1988-2013
(2013, 2016).
I testi che si presentano in
questa sede sono tratti da: Juan Calzadilla, Rómulo
Bustos Aguirre, Doble fondo III.
Antologías, Biblioteca Libanense de Cultura, Colombia 2010.
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